article by italian journalist Francesco Conte
Balkans in Ankon
Blog Associazione Atopos
mercoledì 29 giugno 2011
Ongoing protests for democracy and free media in Macedonia - European Journalism Centre
Ongoing protests for democracy and free media in Macedonia - European Journalism Centre
venerdì 11 febbraio 2011
the Italian Tour: SICILIA, SAN VITO LO CAPO @ la casa di Enzo
the Italian Tour: SICILIA, SAN VITO LO CAPO @ la casa di Enzo: "Mi avevano avvisato: una volta vista San Vito lo Capo, si ritorna. Un paradiso, dicono tutti. Ma certo non ci aspettavamo di fare il bagno i..."
domenica 9 gennaio 2011
Project Greece 2010: Day 18: Reintroduction to Athens (a good long day)...
Project Greece 2010: Day 18: Reintroduction to Athens (a good long day)...: "We are officially back in Athens, back in action, without any clue how the day would go. Some interesting Athenians agreed to meet up: a pi..."
giovedì 8 luglio 2010
THE BEST OF: BALKANS IN ANKON
please visit: http://www.youtube.com/user/atoposreportage
new channel for Atopos videos (shorter than 4')
next stop: Greece - http://thegreeceyouchoose.blogspot.com
venerdì 25 giugno 2010
mercoledì 16 giugno 2010
PRIMO VIDEO DI BALKANS IN ANKON
eccoci al primo video di Balkans in Ankon. Here is the first video of Balkans in Ankon,
featuring:
Blerta Kambo (the cowboy girl)
Drazen Grujic (the man with the baggage)
Laurentiu Stoica (spy on the boulevard)
Milica Milosevic (try to find her!)
CLICCA
THE FIRST VIDEO OF BALKANS IN ANKON
grazie a tutti i volontari Atopos che hanno partecipato e in particolare a:
Claudio Cristiani, Luna Cardilli e centro Poliarte, Roberto Bonfigli, Walter Paoletti, Monica Pennazzi, Luca Furlani e Bruno
featuring:
Blerta Kambo (the cowboy girl)
Drazen Grujic (the man with the baggage)
Laurentiu Stoica (spy on the boulevard)
Milica Milosevic (try to find her!)
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THE FIRST VIDEO OF BALKANS IN ANKON
grazie a tutti i volontari Atopos che hanno partecipato e in particolare a:
Claudio Cristiani, Luna Cardilli e centro Poliarte, Roberto Bonfigli, Walter Paoletti, Monica Pennazzi, Luca Furlani e Bruno
mercoledì 28 aprile 2010
PERCHE' LORO IMMIGRATI E NOI TURISTI?
5 artisti ospiti, 10 volontari coinvolti, una galleria per esporre, una regione che accoglie. Si chiude martedì 27 aprile Balkans in Ankon, la rassegna di arte contemporanea balcanica ideata dall’associazione Atopos in collaborazione con il comune di Ancona, la Galleria 400metriquadri, il centro di design Poliarte e altre realtà del capoluogo dorico e non solo.
Un vero esempio di festival low cost, con l’intento di far nascere nelle Marche un luogo di incontro e dialogo artistico, ma non solo, tra albanesi, serbi, bosniaci, macedoni, rumeni e gli altri popoli dell’area cosiddetta balcanica, spesso unita solo dalla storia di guerre e conflitti. I giovani artisti ospiti hanno dimostrato con la loro adesione al progetto di tenere di più al presente che a quanto successo nei giorni scorsi. Questo non toglie che la strada è ancora lunga, come si suol dire, visto anche il parziale disinteresse e menefreghismo dei nostri media locali. La televisione non ci ha calcolato di striscio, i giornali (come il Corriere Adriatico), che dedicano tanto spazio ai Corona nostrani e agli spettacoli di Carlo Conti o alle tette e i culi della riviera, hanno preferito tralasciare la notizia che 5 giovani artisti balcanici per una volta non sono stati immigrati, ma semplici stranieri, come lo siamo noi una volta attraversato l’Adriatico.
A small step for a man, a big leap for our community. Grazie a chi, come sempre, ci è stato vicino: tutti i soci dell’associazione Atopos, più i ragazzi del beatbox, Luna Cardilli e Officina Musica, Roberto Papini, Librare e gli altri. Ci si vede a fine agosto.
Un vero esempio di festival low cost, con l’intento di far nascere nelle Marche un luogo di incontro e dialogo artistico, ma non solo, tra albanesi, serbi, bosniaci, macedoni, rumeni e gli altri popoli dell’area cosiddetta balcanica, spesso unita solo dalla storia di guerre e conflitti. I giovani artisti ospiti hanno dimostrato con la loro adesione al progetto di tenere di più al presente che a quanto successo nei giorni scorsi. Questo non toglie che la strada è ancora lunga, come si suol dire, visto anche il parziale disinteresse e menefreghismo dei nostri media locali. La televisione non ci ha calcolato di striscio, i giornali (come il Corriere Adriatico), che dedicano tanto spazio ai Corona nostrani e agli spettacoli di Carlo Conti o alle tette e i culi della riviera, hanno preferito tralasciare la notizia che 5 giovani artisti balcanici per una volta non sono stati immigrati, ma semplici stranieri, come lo siamo noi una volta attraversato l’Adriatico.
A small step for a man, a big leap for our community. Grazie a chi, come sempre, ci è stato vicino: tutti i soci dell’associazione Atopos, più i ragazzi del beatbox, Luna Cardilli e Officina Musica, Roberto Papini, Librare e gli altri. Ci si vede a fine agosto.
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