Blog Associazione Atopos

Blog Associazione Atopos
ATOPOS CHIAMA BALCANI

sabato 6 marzo 2010

BALKANS IN ANKON, Ancona 18/26 aprile 2010



Verrà dall’Australia la volontaria più lontana dell’associazione Atopos per Balkans in Ankon, una settimana ad Ancona per 5 artisti balcanici under 29. Marina Talevski, questo il nome della giovane australiana di origine macedone, ha trovato informazioni sull’associazione sul sito www.idealist.org, un portale a livello mondiale che permette lo scambio di volontari nel mondo della cultura e dei diritti umani. Arriveranno da Albania, Bosnia Herzegovina, Macedonia, Romania e Serbia gli artisti, alle prese con il tema di Balkans in Ankon: lo straniero, ‘l’atopos’. ‘Senza luogo’, in greco, viene usato per la prima volta in riferimento a Socrate, lo straniero per eccellenza della polis greca. Uno straniero che però non è barbaro, ma neanche mansueto.
foto: installazione di Vincenzo Lopardo per ArtBlitz, Ancona 29/12/07

Dalle incursioni urbane alle provocazioni performative, gli artisti saranno impegnati nella costruzione di un vero e proprio spettacolo all’interno del Mercato delle Erbe, nel centro di Ancona. Grazie alla galleria 400metriquadri poi, gli artisti avranno a disposizione uno spazio per esporre un’opera a testa, all’interno di un work in progress che li vedrà ospiti per un workshop al centro di design Poliarte e poi all’Istituto d’Arte Vannucci, sempre nel capoluogo dorico.
Ancona infatti è citta ‘siciliana’, i cui i Dori arrivarono da Siracusa più o meno nello stesso periodo in cui Platone era in città per mettere in pratica la sua Repubblica. Finì invece schiavo in giro per l’Adriatico – Mediterraneo con lo status di ‘atopos’ appunto. Più tardi, la stessa parola diventerà sinonimo di ‘sgradevole, imprevisto’ in ambito cattolico fino a essere analizzata in ambito psicanalitico. Un’etimologia complessa appunto, che addirittura attribuiva all’epilessia i caratteri dell’atopia. È chiaro che analizzare lo straniero non è mai facile.
Blerta Kambo, Drazen Grujic, Mitko Gogov, Laurentiu Stoica, Milica Milosevic cercheranno a loro modo di raccontarci cos’è ‘straniero’ per loro. Lo faranno con foto, storie e una performance collettiva insieme agli artisti di Atopos, il gruppo teatrale Un Ponte tra Culture e gli allievi del prof. Moreschi dell’Istituto d’Arte. Condizione particolare è quella di Laurentiu Stoica, rumeno di Costanza, ma ad Ancona da ormai quasi 10 anni e già presente in manifestazioni Atopos come la Trashumanza il 21 giugno 2008 in Piazza Pertini o l’Artblitz, prima incursione cittadina il 29 dicembre 2007. Una piccola storia che si apre, quella di un’associazione che vede nello ‘straniero’ una risorsa indispensabile, per una geografia fatta di Adriatico e contiguità culturali nel mondo della cooperazione internazionale e informale.
‘Ho sempre sognato di andare in Italia’ – racconta Marina, la 20enne australiano-macedone – ‘Strano pensare che la mia prima volta sia in un Festival balcanico..’ Magari un Festival non lo è ancora, d’altronde c’è già il Festival Adriatico Mediterraneo, a cui Atopos parteciperà anche nel 2010, ma spazio per l’ospitalità e il confronto tra creativi deve esserci sin da ora, tutto l’anno, per far sì che l’atopos sia meno ‘sgradevole’ di quanto la nostra cultura sia abituata a pensare.
Ancona è infatti luogo di passaggio per numerosi clandestini, in gran parte adolescenti provenienti da Afghanistan e Iraq, che alle nostre coste arrivano nascosti in tir e celle frigofere. Un traffico inarrestabile e tremendo, che non può vederci inconsapevoli. ‘La fortezza Europa’ è sotto attacco dei barbari, e i barbari, per riprendere il poeta greco Konstantinos Kavafis, ‘quando arrivano, la lingua se la fanno da soli’. Per non abbandonare la nostra cultura l’unico modo è riscoprirla insieme allo ‘straniero’, senza facili retoriche, ma con la coscienza di un dato storico ed economico, che rendono l’inazione più rischiosa dell’apertura. E allora, buoni Balkans a tutti!

VEDI ATOPOS IN THE BALKANS: http://www.youtube.com/user/AMfestival

http://inviaggiocongeniuscard.it/progetti/in-grecia-post-crisi-esiste-ancora-l-ospitalita-un-multimedia-reportage-in-terra-ellenica

1 commento: