Blog Associazione Atopos

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ATOPOS CHIAMA BALCANI

mercoledì 28 aprile 2010

PERCHE' LORO IMMIGRATI E NOI TURISTI?

5 artisti ospiti, 10 volontari coinvolti, una galleria per esporre, una regione che accoglie. Si chiude martedì 27 aprile Balkans in Ankon, la rassegna di arte contemporanea balcanica ideata dall’associazione Atopos in collaborazione con il comune di Ancona, la Galleria 400metriquadri, il centro di design Poliarte e altre realtà del capoluogo dorico e non solo.



Un vero esempio di festival low cost, con l’intento di far nascere nelle Marche un luogo di incontro e dialogo artistico, ma non solo, tra albanesi, serbi, bosniaci, macedoni, rumeni e gli altri popoli dell’area cosiddetta balcanica, spesso unita solo dalla storia di guerre e conflitti. I giovani artisti ospiti hanno dimostrato con la loro adesione al progetto di tenere di più al presente che a quanto successo nei giorni scorsi. Questo non toglie che la strada è ancora lunga, come si suol dire, visto anche il parziale disinteresse e menefreghismo dei nostri media locali. La televisione non ci ha calcolato di striscio, i giornali (come il Corriere Adriatico), che dedicano tanto spazio ai Corona nostrani e agli spettacoli di Carlo Conti o alle tette e i culi della riviera, hanno preferito tralasciare la notizia che 5 giovani artisti balcanici per una volta non sono stati immigrati, ma semplici stranieri, come lo siamo noi una volta attraversato l’Adriatico.


A small step for a man, a big leap for our community. Grazie a chi, come sempre, ci è stato vicino: tutti i soci dell’associazione Atopos, più i ragazzi del beatbox, Luna Cardilli e Officina Musica, Roberto Papini, Librare e gli altri. Ci si vede a fine agosto.

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